Italia, terra di santi, poeti e navigatori. Una frase che usiamo spesso e, alla fine, ci rappresenta molto bene. Infatti, anche nella tradizione della nostra penisola, è uso attribuire un santo patrono, o protettore, a una categoria di fedeli, individuabili a seconda della zona geografica, o che svolgono una determinata attività o mestiere. 

Uno dei mestieri più pericolosi è  quello di vigile del fuoco, uomini che mettono a repentaglio la propria vita per tutelare la società dagli incendi. Oggi vi presentiamo i santi protettori di queste persone.

 

Santa Barbara è la Santa che rappresenta la capacità di affrontare il pericolo con fede, coraggio e serenità anche quando non c’è alcuna via di scampo. Per questo motivo è stata eletta patrona dei Vigili del Fuoco, in quanto protettrice di coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa.

Santa Barbara nacque a Nicomedia nel 273 e si distinse per l’impegno nello studio e per la riservatezza, qualità che le giovarono la qualifica di barbara, cioè straniera, non romana. Tra il 286-287 Barbara si trasferì nella villa rustica di Scandriglia, oggi in provincia di Rieti, al seguito del padre Dioscoro, collaboratore dell’imperatore Massimiano Erculeo. Il padre aveva destinato Barbara in sposa al prefetto di Nicomedia, ma lei rifiutò di sposarsi. Il padre furente la fece processare e condannare a morte, a causa della sua fede cristiana. La ragazza fu così costretta a rifugiarsi in un bosco dopo aver distrutto gli dei nella villa del padre. Trovata, fu consegnata al prefetto Marciano. Venne allora rinchiusa in una cella della fortezza di Nicomedia. Nella prigione, un giorno, si sprigionò un incendio e Barbara uscì viva dalle fiamme. Durante il processo, che iniziò il 2 dicembre 290, Barbara difese il proprio credo ed esortò Dioscoro, il prefetto ed i presenti a ripudiare la religione pagana per abbracciare la fede cristiana. Il 4 dicembre infine, fu decapitata con la spada dallo stesso Dioscoro, che fu colpito però da un fulmine. La tradizione invoca Barbara contro i fulmini, il fuoco e la morte improvvisa. I suoi resti si trovano nella cattedrale di Rieti.

Barbara è particolarmente invocata contro la morte improvvisa e in seguito la sua protezione fu estesa a tutte le persone che erano esposte nel lavoro al pericolo di morte istantanea, come gli artificieri, gli artiglieri, i carpentieri, i minatori. Oggi è venerata e ricordata soprattutto come protettrice dei Vigili del Fuoco. Nelle navi da guerra il deposito delle munizioni è denominato Santa Barbara.
La festa di Santa Barbara è celebrata il 4 dicembre.

 

I vigili del fuoco sono uomini coraggiosi che mettono a rischio la loro vita per salvare gli altri e le cose a noi care. Molti di questi uomini sono volontari, persone comuni che decidono di prestare questo importante servizio per aiutare a proteggere le nostre comunità dagli incendi. Nelle aree dell’arco alpino, in Austria, Baviera e triveneto soprattutto, insieme a santa Barbara troviamo anche San Floriano, appunto il santo protettore dei pompieri volontari. 

Floriano di Lorch era un veterano dell’esercito romano che viveva a Mantem presso Krems. Avendo saputo che Aquilino, preside del Norico Ripense, durante la persecuzione di Diocleziano, aveva arrestato a Lorch quaranta cristiani, desiderando di condividerne la sorte si recò in quella città. Prima di entrarvi, però, si imbatté in alcuni soldati, ai quali manifestò di essere cristiano, fu perciò arrestato e condotto dal preside, il quale non riuscendo a farlo sacrificare agli dei, lo fece flagellare e quindi lo condannò ad essere gettato nel fiume Enns con una pietra al collo: la sentenza fu eseguita il 4 maggio 304. Il corpo del martire fu, in seguito, ritrovato e seppellito da una certa Valeria.

Ci sono varie leggende sul motivo per il quale divenne il santo protettore dei volontari. Infatti, secondo la tradizione, da giovane, il santo estinse l’incendio di una casa con la preghiera; secondo un’altra tradizione simile ma differente, avrebbe spento un incendio usando solo un secchio d’acqua. 

 

Noi di ovrema estintori non siamo santi, ma svolgiamo un lavoro molto importante nella prevenzione antincendio. Infatti, fornendo i nostri prodotti, e formando gli addetti preposti alla sicurezza incendi, svolgiamo la nostra parte nell’aiutare i pompieri in questa difficile attività.