Abbiamo già parlato dell’estintore, della sua storia e evoluzione nel tempo, e della legislazione che questi dispositivi devono rispettare. Oggi analizzeremo l’estintore da un punto di vista più tecnico, analizzando le sue parti e la manutenzione perchè rimanga sempre efficiente nel tempo.

 

Le componenti essenziali di un estintore sono cinque: uno o più serbatoi, una valvola, una manichetta, un agente estinguente e un propellente.

 

I serbatoi dell’estintore sono normalmente in materiale metallico e sono necessari per contenere l’agente estinguente e il propellente. Possono essere prodotti per estrusione o attraverso il processo di calandratura, imbutitura e saldatura. Il serbatoio è connesso alla valvola dell’estintore tramite una ghiera. È indispensabile che i serbatoi resistano alla pressione. Di solito sono colorati di rosso in modo da rendere facilmente identificabile l’estintore.

 

La valvola permette di intercettare e regolare il flusso dell’agente estinguente. È composta da un corpo, una maniglia per il sollevamento dell’estintore, una sicura, un pulsante di azionamento ed un pescante. Negli estintori a pressione permanente è presente anche un manometro, o comunque un indicatore di pressione. Il corpo della valvola è in ottone stampato, alluminio fuso o resine tecniche ad alta resistenza. La valvola è un componente fondamentale e il suo corretto funzionamento è indispensabile.

 

La manichetta permette l’indirizzamento dell’agente estinguente. Si tratta di un tubo flessibile, presente negli estintori di taglia superiore ai 3 Kg.

 

L’agente estinguente è la sostanza che, a contatto con il fuoco, limita il suo espandersi e ne permette lo spegnimento. Gli estintori moderni utilizzano diverse tipologie di agenti estinguenti in base alla tipologia di incendio, che possono essere in polvere, a co2 e a schiuma.

 

Il propellente è un gas atto all’espulsione dell’agente estinguente.

 

Gli estintori possono essere classificati in base al peso dell’agente estinguente contenuto nell’estintore. Gli estintori che arrivano a pesare fino a 20 Kg sono estintori portatili, e sono pensati per essere utilizzati facilmente da un unico operatore. Gli estintori il cui agente estinguente va al di sopra dei 20 Kg, hanno bisogno di una struttura con ruote che ne consentano il trasporto, e vengono detti estintori carrellati.

 

Mentre l’estintore portatile è usato da un solo operatore durante un principio d’incendio, l’estintore carrellato viene utilizzato da due operatori per spegnere un incendio già sviluppato: mentre il primo operatore trasporta e attiva l’estintore, il secondo impugna la lancia ed opera l’estinzione del fuoco.

 

È fondamentale scegliere la corretta tipologia di estintore per l’ambiente che vogliamo proteggere. Infatti, in base alla previsione della tipologia di incendio che si potrebbe sviluppare, dobbiamo scegliere il corretto tipo di estintore. La scelta corretta dell’agente estinguente è un parametro che permette la classificazione, durante la scelta del vostro estintore. In base alla tipologia di incendio possiamo scegliere tra:

 

  • estintori a polvere: principalmente sono estintori a polvere polivalente ABC per l’elevata efficacia nello spegnimento, le polveri sono composte da composti salini per classi di incendio B e C oppure da solfato e fosfato di ammonio per incendi di classe A, B, C. L’azione di spegnimento dell’incendio avviene principalmente per soffocamento, raffreddamento e inibizione chimica.
  • estintori a co2: l’anidride carbonica contenuta all’interno dell’estintore è allo stato liquido e compressa, l’estintore è dotato di valvola di sicurezza corredata di pescante che permette in caso di utilizzo la depressurizzazione facendo uscire l’agente estinguente che passa dallo stato liquido allo stato solido permettendo la fuoriuscita del getto di anidride carbonica attraverso un diffusore a cono. L’azione di spegnimento dell’incendio avviene principalmente per soffocamento, raffreddamento con il vantaggio di non lasciare residui.
  • estintori ad agente schiumogeno: è costituito da un serbatoio in lamiera d’acciaio, trattato contro la corrosione, o in acciaio INOX, la cui carica è composta da liquido schiumogeno diluito in acqua in percentuale che va dall’ 1 al 10% o da premiscelati pronti all’uso. Il dispositivo di erogazione dell’estinguente è composto da un tubo al cui termine è collegata una doccetta in materiale anticorrosione, alla cui base vi sono dei fori di ingresso aria. All’azionamento dell’estintore ed alla contemporanea uscita della soluzione di liquido schiumogeno, dai forellini posti alla base dalla lancia entrerà aria per effetto venturi che miscelandosi al liquido in passaggio produrrà la schiuma che sarà diretta sul principio di incendio.

 

Gli estintori sono uno dei dispositivi indispensabili per combattere un eventuale incendio. Questi, oltre a essere della giusta tipologia per ogni tipo di ambiente, devono sempre essere mantenuti efficienti, attraverso un controllo periodico.

Per la corretta scelta dell’estintore, della tipologia di agente estinguente, del suo peso e per una corretta installazione e manutenzione, ovrema estintori saprà consigliarti le migliori soluzioni sul mercato per proteggere la tua attività.