Cinema e serie TV ci hanno regalato scene epiche in cui gli estintori diventano armi, getti d’acqua travolgenti o strumenti miracolosi che spengono un incendio con un solo colpo. Ma cosa c’è di vero in tutto questo? Beh, pochissimo. In questo articolo vogliamo fare chiarezza, con uno sguardo divertito ma informativo, su come vengono rappresentati gli estintori sul grande schermo e su come funzionano davvero nella realtà. Un modo per sfatare falsi miti e, perché no, imparare qualcosa di utile sulla sicurezza.

Gli estintori nei film: azione, spettacolo e… tanta fantasia

Chi non ha mai visto una scena in cui un personaggio impugna un estintore e lo usa per sollevarsi da terra grazie alla spinta del getto, oppure creare una cortina di fumo per scappare, spegnere un incendio gigantesco in pochi secondi, o ancora stordire un aggressore con un colpo secco. Sono scene spettacolari, certo, ma profondamente lontane dalla realtà. Gli estintori non sono né armi né jetpack, ma, e lo sappiamo bene, strumenti di sicurezza, progettati per essere utilizzati con attenzione, in modo mirato, e solo in caso di reale necessità.

Curiosità: gli estintori nel cinema sono… finti

Nel mondo del cinema, gli estintori sono quasi sempre modificati o sostituiti con repliche sceniche. Per motivi di sicurezza sul set, quelli reali non vengono quasi mai utilizzati, soprattutto perché il contenuto, schiuma, polvere o CO₂, potrebbe essere pericoloso per attori e troupe. In molte scene d’azione, il getto viene simulato con aria compressa e un po’ di vapore o fumo artificiale.

Un esempio curioso? Nella saga di Die Hard, Bruce Willis usa un estintore per creare una cortina di fumo e confondere i nemici. In realtà, sul set veniva usata una bombola ad aria compressa collegata a un effetto speciale, perché un vero estintore avrebbe riempito il set di residui e interrotto le riprese per ore.

La realtà degli estintori: efficaci, ma con regole precise

Un estintore portatile è pensato per intervenire su un principio di incendio, non su un incendio sviluppato. Funziona solo per pochi secondi (tipicamente tra 10 e 30) e va usato alla base delle fiamme, mantenendo la giusta distanza.

I principali tipi di estintori, a polvere, a CO₂, a schiuma o ad acqua, hanno caratteristiche molto diverse tra loro. Usare quello sbagliato può essere inutile, se non addirittura pericoloso. Ad esempio un estintore ad acqua su un incendio elettrico può causare un cortocircuito, oppure uno a CO₂ in uno spazio chiuso può togliere ossigeno anche a chi lo sta usando, creando un rischio ancora maggiore per la sicurezza generale. Inoltre, è sempre bene ricordarlo, gli estintori a polvere, molto comuni, sporcano tantissimo e vanno usati solo quando serve davvero.

I pericoli di una rappresentazione sbagliata

Per quanto divertenti, certe scene possono creare convinzioni sbagliate. C’è chi pensa che basti spruzzare un po’ di estintore per risolvere tutto, o che sia sufficiente averne uno in azienda per essere a posto con la normativa. Purtroppo (o per fortuna), la realtà è più complessa. La corretta manutenzione, il posizionamento a norma, la formazione del personale sull’uso e la segnaletica adeguata sono elementi indispensabili per garantire una vera sicurezza antincendio. E no, non basta avere un estintore appeso al muro per essere in regola.

Imparare anche dai film… ma con spirito critico

Guardare un film non deve trasformarci in esperti di sicurezza, anzi, spesso ci trasmette informazioni sbagliate. Ma può essere un’occasione per riflettere. Per esempio dopo aver visto una scena d’azione con un estintore, chiediamoci dove sono posizionati quelli nel nostro luogo di lavoro, se sappiamo usarli davvero e se sono adatti realmente al tipo di rischio che potremmo affrontare, e in caso di dubbi, chiamiamo un’azienda specializzata. La vera sicurezza nasce dalla conoscenza, dalla prevenzione e da una corretta gestione dei dispositivi antincendio, e noi di Ovrema Estintori lo sappiamo bene e lo vediamo tutti i giorni da anni. Tutto il resto… è Hollywood.